In occasione della giornata della memoria, vogliamo qui ricordare l’iniziativa svolta il 25 aprile del 2017 organizzata dal nostro socio prof. Cosimo Greco, per ricordare il contributo dei meridionali e dei mesagnesi nella lotta di liberazione (del convegno abbiamo stampato gli atti in un volume andato esaurito in poco tempo).
Clicca qui per leggere l’intervento del prof, Cosimo Greco (socio della nostra Associazione) su il contributo dei meridionali e dei mesagnesi alla lotta di liberazione
Vogliamo inoltre ricordare l’iniziativa svolta il 27/1/2016 in cui abbiamo ricordato una figura molto nota nella nostra provincia, Antonio Somma, detto “scugnizzo” deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, successivamente dirigente sindacale della CGIL, poi dirigente del PCI di Brindisi, quindi Consigliere Regionale e vice presidente dello stesso all’avvio delle regioni nel 1970.
Da quell’anno, ogni 27 gennaio (anche in piena pandemia) abbiamo celebrato la GIORNATA DELLA MEMORIA con indimenticabili iniziative (le ultime organizzate insieme all’ANPI di Mesagne).
Quest’anno, in una situazione di guerre diffuse e mentre l’umanità sembra aver dimenticato la lezione del passato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come al solito, ha trovato le parole giuste per condannare i crimini di ieri e di oggi.
“Non c’è torto maggiore che si possa commettere nei confronti della memoria delle vittime che annegare in un calderone indistinto le responsabilità o compiere superficiali operazioni di negazione o di riduzione delle colpe, personali o collettive.
Non si deve mai dimenticare che il nostro Paese, l’Italia, adottò durante il fascismo – in un clima di complessiva indifferenza – le ignobili leggi razziste: il capitolo iniziale del terribile libro dello sterminio; e che gli appartenenti alla Repubblica di Salò collaborarono attivamente alla cattura, alla deportazione e persino alle stragi degli ebrei.
Un portato inestinguibile di dolore, di sangue, di morte sul quale mai dovremo far calare il velo del silenzio. I morti di Auschwitz, dispersi nel vento, ci ammoniscono continuamente: il cammino dell’uomo procede su strade accidentate e rischiose.”
“Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato.
Ci ostiniamo a rimanere fiduciosi nel futuro dell’umanità. Nella convinzione profonda che un futuro intriso di intolleranza, di guerra e di violenza, non sia il desiderio iscritto nelle coscienze delle donne e degli uomini.”
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