PRESENTAZIONE DELL’EVENTO, da PARTE DI NORMA DE FRANCESCO.

Buonasera a tutti e grazie per la partecipazione a questo evento.Porto il saluto del presidente Giovanni Galeone e del direttivo dell’associazione Di Vittorio.Ci aspetta una serata molto interessante e proficua per gli ospiti di spessore culturale che ci sono:
Prof.Fulvio De Giorgi….docente ordinario di Storia della Pedagogia e dell’Educazione presso l’Università di Modena e Reggio Emilia ed autore della biografia che presenteremo stasera;
Dott.Maurizio Portaluri,Presidente dell’Associazione Archivio per l’Alternativa “Michele Dischiena” che si compone dei documenti personali donati dalla famiglia Di Schiena, e dagli archivi di altri soci fondatori che riguardano i movimenti di impegno ecclesiale e le lotte per la difesa dell’ambiente e della salute dagli anni ‘70 ad oggi. Si tratta di documenti che riguardano temi come l’Azione Cattolica locale, regionale e nazionale, la Lega democratica, le lotte ambientaliste sulle centrali a carbone, il rigassificatore, il petrolchimico
Prof. Fortunato Sconosciuto del Manifesto 4 ottobre, che nasce nel 2014 su iniziativa di 6-8 laici di Brindisi che nelle loro scelte di vita cercano di fare riferimento al Vangelo e alla Costituzione italiana.
A far da moderatore il prof. Giancarlo Canuto, docente da sempre impegnato nel campo socio-politico.
Non spetta a me delineare il profilo del giudice Dischiena…lo faranno meglio di me gli esperti stasera, ma prima di passare la parola agli ospiti, qualche breve riflessione sulla poliedricità di questa biografia…leggendo il libro si scorgono le vicende storico-politiche del nostro paese, le specificità e le sofferenze dei nostri territori martoriati dalla questione meridionale che in forme differenti, ora come allora, ha bisogno di essere presente ed attenzionata nelle battaglie sociali e politiche. Da questa biografia si ha l’impressione che il giudice Dischiena non abbia avuto una, ma cento vite e che in ognuna di esse abbia dato il suo contributo, tutto se stesso, con energia e determinazione, senza mai risparmiarsi.
Queste pagine , delineando il pensiero e l’azione politica di Michele Dischiena dagli anni ‘50 alla fine della cosiddetta Prima Repubblica (1994),ci permettono di ripercorrere i suoi ideali di vita :fedeltà al Vangelo, uguaglianza di tutti gli esseri umani, giustizia sociale, critica al capitalismo, difesa dell’ambiente. Questa sua globalità e coerenza valoriale ha determinato non poche ripercussioni :
– per il magistero umano, civile, politico e spirituale di grande e più generale interesse da lui esercitato;
– per l’influenza di questa esperienza sugli ambiti associativi locali, pugliesi e meridionali;
-per il suo intreccio, che il libro puntualmente ricostruisce, con le vicende nazionali e con le grandi questioni epocali dell’umanità.
L’impegno prioritario del giudice Di Schiena come magistrato è il riflesso della sua visione, nella quale la Costituzione e i suoi principi avviavano un processo dinamico nei tre assi:
del diritto, della morale e della politica.
Egli non è stato mai iscritto ad un partito e non è stato mai favorevole alla confluenza dei movimenti di base nei grandi partiti storici con i loro apparati. Personalmente non ha ceduto mai alle lusinghe del potere. Si è sempre sentito inserito nella sinistra cattolica con l’obiettivo di portare nella variegata sinistra politica, la presenza di una componente di ispirazione cristiana, sinistra di cattolici e da cattolici. La biografia di Michele Di Schiena mostra un abbraccio di lotta, un “cuore diviso”, come egli stesso ha una volta scritto.
La riflessione sulle due realtà, cattolicesimo e sinistra fa individuare, all’autore del libro, tre livelli storici:
quello più ampio, culturale e politico, tra Cattolicesimo e Comunismo;
quello del rapporto tra i cattolici di sinistra e le organizzazioni politiche della sinistra ;
quello personale: fatto dalle storie di vita dei singoli militanti.
E così, pur nei contesti nuovi ed inediti del XXI secolo l’eredità possibile è quella di continuare i percorsi che Lui ha ben tracciato.

Mesagne, 25/02/2022

 

 

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