Lunedì 24 agosto 2023 ore 20,30 – Chiostro del Comune – Mesagne
Perché uno spettacolo su Gramsci?
Antonio Gramsci è il pensatore italiano più studiato oggi nel mondo, ma poco conosciuto in Italia, al di fuori della ristretta cerchia di specialisti. È quindi necessario far arrivare l’opera e la figura di Gramsci al più vasto pubblico, a un pubblico “popolare”.
A partire dal recente volume “Gramsci. Una nuova biografia” (Feltrinelli, 2017; nuova ediz. ivi, 2018), di Angelo d’Orsi, opera che ricostruisce vita e pensiero del pensatore rivoluzionario in modo piano ed efficace, si è deciso di far conoscere quella vita in una forma diversa, ossia teatrale, con un Gramsci che si racconta in prima persona.
L’appassionata narrazione della vita di Gramsci, nella forma di cinque monologhi (corrispondenti alle cinque parti del libro di Angelo d’Orsi), dialoga con momenti di musica e canti popolari di lotta e di lavoro, tratti dalla tradizione orale contadina e operaia degli inizi del ‘900.
Le vicende umane di Gramsci, vengono così proposte, in un intreccio con le vicende politiche e l’elaborazione di un pensiero originale, con la sua lenta affermazione sulla scena politica nazionale e internazionale, nei diversi contesti geografici, politici e umani, dalla Sardegna a Torino, dalla Russia al ritorno in Italia fino al carcere e alla clinica dove morrà, con la stesura dei Quaderni, e delle Lettere.
Il tutto, sempre accompagnato e arricchito dalla musica e dai canti canti popolari a cura di Gianni Vico, M. Rosaria Coppola e Roberto Bascià.
Lo spettacolo, con l’obiettivo, dunque, di avvicinare all’universo gramsciano il più vasto pubblico, attraverso l’alternanza dei monologhi ai momenti corali, costituisce un unicum che riesce a coinvolgere lo spettatore mediante il ricorso a diversi registri e linguaggi.
Gramsci stesso non soltanto amava il teatro, e fu critico teatrale e riteneva il teatro un mezzo formidabile di pedagogia di massa. Era attentissimo ai fenomeni e alle manifestazioni di folclore, inoltre amava la musica e teorizzò il concetto di nazionale-popolare.
Si tratta dunque di un vero spettacolo gramsciano, oltre che di uno spettacolo su Gramsci, recitato in prima persona come se il narratore/attore – interpretato da Angelo d’Orsi – fosse lo stesso Antonio Gramsci.
Angelo d’Orsi: è stato allievo di Norberto Bobbio e ordinario di storia delle dottrine politiche presso l’Università di Torino, si è occupato di militarismo e pacifismo, di nazionalismo e futurismo, delle “nuove guerre”. Ma sopratutto è lo storico italiano che, con più continuità, si è occupato di Antonio Gramsci pubblicando diversi testi e impegnandosi a far conoscere l’opera gramsciana in tutto il mondo. Recente il suo tour in America Latina con una serie di conferenze su Gramsci.
Gianni Vico, M.Rosaria Coppola e Roberto Bascià sono tra i maggiori ricercatori di Canti e musiche popolari del nostro territorio. Con il loro gruppo CANTACUNTI, in 25 anni di attività, hanno portato in scena, con la forma dei cantastorie, non solo i canti di lavoro della nostra tradizione popolare ma anche tante “storie” di canzoni e cantanti.
E’ un’iniziativa dell’Associazione AMICI DELLA DIVITTORIO nell’ambito della #E_STATEconlaDIVITTORIO, rassegna di musica arte e teatro con il patrocinio della Città di Mesagne ed il sostegno della FLC CGIL, il sindacato della conoscenza e diTenute LU SPADA
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